Soundbranding: musica e strategie architetture sonore nel retail


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È l’identità acustica dello store che genera atmosfere musicali come leve di business. Una dimensione sonora per l’esperienza d’acquisto (da MARKUP 202)

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Architettura, arte, design, profumi, suoni: è la trasversalità di settori e know-how convergenti. Tutti insieme, su canovaccio armonico e progettualità innovativa, sono la voce e l’identità di uno spazio. Sono le diverse forme espressive e comunicazionali di negozi, punti di vendita, centri commerciali. Modalità professionali diverse, intrecciate in un nuovo esito finale di brand communication. Si chiama soundbranding, ma una cosa va subito chiarita: non si tratta solo e semplicemente di musica. Ci vuole ben altro. Si tratta di competenze specifiche, di strumenti innovativi e di un’ottima disinvoltura nelle nuove tecnologie multimediali.
È la disciplina che con la musica, trasformata in strategici palinsesti e in vera architettura sonora e personalizzata, definisce uno spazio, diventa parte integrante della sua personalità, del suo brand e della sua riconoscibilità. Una disciplina impegnativa, per la verità, perché mette intorno allo stesso tavolo di lavoro architetti, designer, ma anche esperti musicali, autori di testi, esperti di marketing. Insieme, dialogando e coniugando le proprie diverse abilità, disegnano l’identità architettonica visiva e sonora di un punto di vendita.


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