Se le viti ascoltano Mozart il vino è più buono… perché la musica dà fastidio agli insetti


Un’azienda biologica toscana, Il Paradiso di Frassina (SI) diffonde musica classica tra i filari delle sue vigne. Più precisamente il sound perfetto è quello di Mozart. Non solo. Nel 2013 la stessa azienda ha presentato domanda di brevetto per un sistema di diffusione di musica in vigna. Di questa iniziativa hanno parlato i media di tutto il mondo, per cui a livello pubblicitario e comunicativo senz’altro funziona.

Che fine abbia fatto il brevetto oggi, sei anni dopo, ossia se poi davvero oggi ci si possa affidare a questo tipo di tecnologia per fare vino migliore non siamo riusciti a capirlo. Ma è una bella storia, qui su Soundscapes.it sta benissimo.

Innanzitutto quello de Il Paradiso di Frassina è vino buono. Giancarlo Cignozzi, il creatore di quest’azienda agricola nata nel 2000, è stato “amico e sostenitore delle tesi di Luigi Veronelli, aiutando a sviluppare tra i piccoli vignaioli di Montalcino il concetto di “crus”, di “terroir” e di naturalezza produttiva, operando nel Consorzio del Brunello come Sindaco e Consigliere” (dice la sua biografia). E’ quindi probabile che il suo Brunello sarebbe stato ottimo pure senza musica. Con un po’ di note ad un volume non eccessivo senz’altro almeno chi coltiva l’uva lavora meglio, per cui è sicuro che danni collaterali non ce ne sono stati.

Ecco alcuni dettagli del metodo ‘musica in vigna’ secondo l’enologo di Paradiso di Frassina, Federico Ricci. I vantaggi sarebbero due: le piante sono più sane, così chi coltiva può ridurre addirittura del 50% i trattamenti a base di rame e zolfo. In qualche modo la sintesi clorofilliana sarebbe più veloce. Inoltre le onde sonore prodotte dai brani di Mozart, tengono lontani tanti insetti problematici, che causano tante malattie alle piante, ad esempio la flavescenza dorata. Quest’ultimo fenomeno, forse più semplice da provare e misurare, lo sta studiando, secondo l’azienda, l’università di Pisa. Cignozzi in un servizio tv disponibile su YouTube racconta che non scappano solo gli insetti: lo fanno pure i daini e quasi tutti gli animali che una vigna possono danneggiarla.

(Lorenzo Tiezzi – www.soundscapes.it)


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